martedì 25 ottobre 2016

Step 01


Origini e definizione


La parola beige ha origine in Francia, in cui inizialmente veniva usata per definire la lana naturale non trattata che ha mantenuto la colorazione originaria del vello della pecora.

Possiamo descriverlo come:



  • Sfumatura del marrone tendente al grigio;
  • Sfumatura del giallo tendente al marrone;
  • Sfumatura del grigio tendente al giallo;
  • Sfumatura di bianco tendente al marrone;
  • Sfumatura molto chiara del marrone nocciola e del color sabbia;



Bisogna aspettare la seconda metà del 1800 perché si inizi a parlare del beige come un colore, questa nuova accezione del termine la dobbiamo allo scrittore Edmond de Goncourt che nel 1877 la utilizzò nel suo romanzo "La Fille Elisa".
"Qu’une prisonnière n’eût pas sur le dos une bonne robe de droguet ou de laine beige, n’eût pas dans le ventre la ration de pain et de soupe maigre : voilà seulement ce dont, à ses yeux, une prisonnière pouvait souffrir, tout le reste était de la coyonnade, selon son expression."
Si diffuse molto in fretta questa definizione, fino a che, a partire dal 1920, numerose tonalità vennero ufficialmente associate al beige: Cosmic latte, Crema, Seta grezza, Pelle di bufalo, Sabbia del deserto, Ecru, Cachi, Beige chiaro francese.

Curiosità:
  • Spesso si usa chiamare una cosa con una parte del tutto, ossia si usa una sineddoche, ecco quindi che in Inghilterra il personal computer viene spesso chiamato come "beige box", poichè l'involucro del computer era solitamente di questo colore;
  • Viene definito come un colore neutro poiché a seconda del colore con cui è abbinato può assumere sia tonalità calda sia fredde. Per questa proprietà e per la luce che lo caratterizza, viene usato molto spesso nel colore delle pareti e si sposa sia con un arredamento moderno sia antico. 

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