lunedì 24 ottobre 2016

Step 08

Beige tradizionale

Durante le festività si è soliti preparare cibi portafortuna. Fra le più note in Italia c'è quella delle lenticchie da mangiare a Capodanno, esse sono di buono auspicio poiché, assomigliando a delle monetine e aumentando di volume durante la cottura, sono simbolo di abbondanza. Non solo il Bel Paese ha queste tradizioni, l'equivalente dei legumi nostrani per gli Stati Uniti sono i Fagioli dall'Occhio: piccoli e di colore beige,sono caratterizzati da una macchia nera centrale che corrisponde all'attaccatura del baccello.

Ma torniamo in Italia, e più precisamente in Toscana qui il beige viene usato nei modi di dire con diverse accezioni.
Per esempio a Prato si dice:  
"Se un l’abbozzi ti fo beige"
ossia "Se non la smetti ti faccio beige" equivalente del più famoso "Ti faccio nero".

Spostandoci nel capoluogo della regione, Firenze, invece è il colore stesso a cambiare di significato: 
"O, ma che s'è beige?" 
nel senso di scemo o pazzo.


Se passiamo a citazioni più colte possiamo richiamare quella di Albert Hadley, interior designer, che disse:
"Beige is atmosphere. It's bisque, it's ivory, it's cream, it's stone, it's toast, it's cappuccino. It's well, it's magic."
Il beige è atmosfera. E’ avorio, è crema, è pietra, è pane tostato, è cappuccino. E’ magia.
Qui, diventa simbolo di pace, casa, raffinatezza.

Ogni tanto accade, però, che questa sfumatura neutra diventi una caratteristica negativa infatti Noel Gallagher, frontman degli Oasis afferma che:
"Il pop moderno è insipido e senza senso. Non c’è una parola precisa per descriverlo, ma se fosse un colore sarebbe beige."

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