lunedì 16 gennaio 2017

Pigment

Il paradiso del colore si trova a Tokio.
Entrando nel negozio ciascuno può creare la propria tavolozza scegliendo fra 4200 pigmenti, naturali e sintetici.
Nel caso voleste fare acquisti, ma il Giappone vi risultasse un po' scomodo, basta fare un giro sul sito.

Il beige e i suoi toni si possono cercare qui.

venerdì 13 gennaio 2017

Fino allo Spazio

Sembra incredibile, ma il simpatico gibbone è volato dallo Step09 allo Spazio!  
La notizia uscita pochi giorni fa annuncia la scoperta di una nuova specie: l' Hoolock tianxing. Gli ideogrammi che compongono il nome vengono tradotti con "Movimento del cielo" e i ricercatori non hanno perso tempo nel soprannominare questo animale con il nome di Skywalker protagonista della saga Star Wars.

giovedì 12 gennaio 2017

Design greenery


«Il colore scelto quest’anno da Pantone simboleggia la speranza e al tempo stesso soddisfa il nostro costante desiderio di rinnovamento, carica vitale e ricongiunzione con la natura. Questo verde, brillante e vibrante, rafforza la nostra autostima e ci spinge a vivere la vita che vogliamo e a ricercare ciò che ci rende davvero felici»
Leatrice Eiseman, Executive Director 

Se sentite la necessità di rinnovarvi o di ritornare alle origini, potete prendere spunto dagli oggetti Greenery che Vanityfair propone per arredare la vostra casa.

lunedì 9 gennaio 2017

Io sento il colore


Risultati immagini per neil harbisson





Il vintage è la moda del momento, ma non per Neil Harbisson,affetto da acromatopsia ha sempre visto il mondo in bianco e nero.
All'età di 21 anni l'udito si è sostituito alla vista, infatti grazie ad un dispositivo che codifica i colori in frequenze, Neil può ascoltare le sfumature di ciò che lo circonda.
La sua storia completa la si può leggere su un articolo di The Post International.

sabato 24 dicembre 2016

Step 25

Chi sarebbe il beige se non ci fosse stato Edmond de Goncourt [Step1] , quel preciso codice Pantone [Step3] lo chiameremmo forse con quel nome? 

È una fredda sera d'autunno, lungo Via Po tira un vento gelido e non resta che tirare su il bavero dell'impermeabile e sentirsi un po' Humphrey Bogart a Casablanca [Step20], in realtà sei a Torino e stai andando al Reposi a vedere il nuovo film di Wes Anderson [Step7]. Tutti ti hanno sempre definito alternativo, i tuoi amici ascoltavano Black Hole Sun, invece te impazzivi per Beige Sunshine dei Dead Milkman [Step5].
Passi davanti alle fontane di Piazza Castello che nulla hanno a che vedere con quella di Trevi [Step22]. Si sa che la capitale sabauda adora il minimalismo, l’avanguardia e il design [Step16], le credenze popolari [Step8] non hanno fascino qui, anche i tuoi amici intellettuali vedono il mondo con l’occhio della scienza:
<Ehi, ma l’hai letto l’articolo sul nuovo tipo di tintura ricavato dalle mele? [Step6]> .
<No, ma ho sentito di un sensore per idrogeno che hanno brevettato da poco [Step17]>.
O quella volta in cui hanno discusso il nome IUPAC esatto da dare al NTDA [Step14], che non hai nemmeno ben capito cosa sia. Un po’ ti manca quel vecchio e caro mondo in cui i Radical Chic citavano versi di miti greci [Step4] per affermare la loro cultura superiore e dove le strane frequentatrici di vernissage 
acconciate con il Terzo Occhio [Step23] discutevano della moda sovietica [Step11degustando piatti etnici come l'hummus [Step12]
Finalmente arrivi al cinema, la fila alla biglietteria è stranamente corta, la cassiera è una tipa giovane, si nasconde dentro alla sua sciarpona di lana beige, Prima Classe [Step10]. Costo stimato circa €100. Fare la bigliettaia a quanto pare è redditizio quasi quasi lasci il tuo lavoro da catalogatore alla galleria d'arte. Che poi se dovessi maneggiare pezzi del calibro di Munch andrebbe anche bene, invece maneggi vecchi manifesti pubblicitari [Step15] e quadri di gente con nomi strani tipo Filadelfo Simi [Step18].
Nell’ abecedario [Step9] del tipo strano annoveri alla F la parola Fumetti [Step13] e alla S la Scandinavia [Step21] e i loro protagonisti dalla lingua dura e gutturale [Step2].
Scorrono ormai i titoli di coda del film,come di questo blog, pensi che l’anatomia [Step19] delle opere di Wes sia il colore e la simmetria, ripercorri la nuvola [Step24] di parole e pensieri che hai creato stasera e capisci una cosa, che Torino non è grigia, sei tu a dargli la sfumatura che vuoi, e questa sera Torino è beige.

giovedì 22 dicembre 2016

Step 24





Come oggetto rappresentativo del beige ho scelto un caldo maglione di cashmere perché ha in sé l'origine del colore, ossia la lana, e rappresenta le caratteristiche principali di questa sfumatura: calore, neutralità e sobrietà.